Alcuni passaggi della richiesta di archviazione (accolta) formulata dai magistrati di Salerno nell'inchiesta che vedeva indagato Luigi de Magistris (all'epoca PM a Catanzaro) ed alcuni giornalisti di testate nazionali e locali), sono incredibilmente chiari e preoccupanti. Emerge, infatti, che la D.ssa Annunziata Cazzetta (titolare di un'indagine ancor oggi pendente presso la Procura di Matera) ricostruisce i fatti reato in modo artefatto per adeguarli ad un teorema giudiziario precostituito. È un paradosso, quasi inverosimile, se non venisse in soccorso all'incredulo indagato il lavoro certosino della D.ssa Gabriella Nuzzi (già PM a Salerno). “Con specifico riguardo alla posizione del Capitano ZACHEO, infatti, si legge nella richiesta (di autorizzazione alle intercettazioni telefoniche firmata da Annunziata Cazzetta e autorizzata dal Gip Angelo Onorati): È evidente che il “capitano” dà disposizioni al Piccenna in merito ad attività da compiersi. Piccenna poi prende contatti con Altieri Mario, ex sindaco di Scansano Jonico, che dovrebbe riferire fatti non meglio precisati alla Procura della Repubblica di Catanzaro e poi contatta il “capitano” per dargli notizie e per riceverne. Emerge un dato allarmante: Piccenna non è soltanto un “giornalista” ma una persona interessata a distruggere in ogni modo l’immagine professionale e politica dell’Avv. Buccico”. In pratica, Cazzetta sostiene che il capitano dei Carabinieri Pasquale Zacheo, trasmette disposizioni al Piccenna che (eseguendole) prende contatti con tale Altieri per ottenere che quest'ultimo “riferisca fatti non meglio precisati alla Procura della Repubblica di Catanzaro e poi contatta il “capitano” per dargli notizie e per riceverne”. A parte la circostanza banalmente dimostrabile, perché esplicitamente contenuta nelle conversazioni telefoniche, che non si tratta di “fatti non meglio precisati”. Altieri parla esplicitamente del villaggio “Marinagri”, struttura su cui è pendente un sequestro giudiziario disposto proprio da De Magistris e che la D.ssa Cazzetta non può ignorare; per cui leggere “fatti non meglio precisati”, semplicemente corrisponde a leggere una menzogna. L'aspetto grave è la ricostruzione parziale e fuorviante, infatti nelle stesse intercettazioni telefoniche, in epoca cronologicamente precedente, vi sono le richieste di Altieri (per il tramite di Piccenna) di stabilire un contatto con il Dr. De Magistris. Esigenza che Piccenna, opportunamente, segnala al Capitano Zacheo, notoriamente l'ufficiale di Polizia Giudiziaria delegato alle indagini in Basilicata proprio da Luigi de Magistris. Solo successivamente ed in risposta alla corretta catena delle responsabilità procedimentali attivata da Altieri, Piccenna e Zacheo, Luigi de Magistris dispone quanto necessario per ricevere le dichiarazioni dell'Altieri secondo le formalità di rito. Cosa si può contestare a Piccenna e Zacheo? Nulla. Ed ecco allora la necessità di costruire un delitto inesistente: “Le motivazioni espresse nella richiesta si basano su una interpretazione delle conversazioni non aderente al loro reale contenuto”. Annunziata Cazzetta e Nicola Fucarino (capo della Squadra Mobile di Matera), estensori delle “motivazioni espresse nella richiesta che si basano su una interpretazione delle conversazioni non aderente al loro reale contenuto”, possono continuare a svolgere con serenità e, soprattutto, con credibilità il loro lavoro al servizio della Giustizia? Certamente no. Perché un magistrato esperto come Annunziata Cazzetta si avventura su sentieri tanto impervi? La spiegazione, almeno una parte di spiegazione, è già negli stessi atti. “Il riferimento è ad una vicenda di cui l’ex Sindaco di Scanzano Jonico Mario ALTIERI avrebbe riferito al PICCENNA e quest’ultimo al Capitano ZACHEO. L’ALTIERI – arrestato nel procedimento relativo ai brogli di Scanzano Jonico istruito dal Procuratore di Potenza Dr. GALANTE e dal Sostituto Dr. GENOVESE – è proprietario di un’emittente televisiva BLU TV che viene sottoposta a sequestro dal P.M. di Potenza Dr. BASENTINI e dal G.I.P. Dr. ROMANIELLO. Il procedimento viene trasmesso per competenza alla A.G. di Matera, non ravvisandosi reati di criminalità organizzata di competenza della D.D.A. Di Potenza. L’ALTIERI sarebbe stato invitato ad un incontro con il Procuratore Dr. CHIECO e l’Avv. BUCCICO, finalizzato ad ottenere il dissequestro dell’emittente televisiva attraverso l’intervento del G.I.P. Dr. ONORATI, in cambio di una “mano” nelle competizioni elettorali a vantaggio del BUCCICO (cfr. informativa della Squadra Mobile del 13 settembre 2007 conversazione del 12.09.2007 delle 9.14 progressivo 1180 sulla utenza in uso a Gianloreto CARBONE). Dal contenuto delle conversazioni telefoniche emerge che l’ALTIERI avrebbe riferito al PICCENNA tale vicenda ed il PICCENNA a sua volta avrebbe informato il Capitano ZACCHEO per renderne edotto il PM di Catanzaro Dr. DE MAGISTRIS. Nelle successive conversazioni tra il Capitano ZACCHEO e il Dr. DE MAGISTRIS, intercorse dopo che quest’ultimo ha proceduto all’esame dell’ALTIERI, il Magistrato chiede al Capitano ZACHEO di redigere un’annotazione sulla grave vicenda appresa dal PICCENNA, per poter procedere a nuova escussione dell’ALTIERI sulla base di elementi più stringenti”. In pratica Cazzetta scopre che vi sono gravi indizi di reato a carico del Dr. Chieco (suo superiore gerarchico), dell'avvocato Buccico, e dello stesso Gip Angelo Onorati che autorizza le intercettazioni. L'indizio non è certezza, per amor del cielo, ma la Cazzetta forse teme che lo diventi. (di Nico Pignatone da "Il Resto" del 2.8.2009)
Nell'anno 2003 nasce l'inchiesta "Toghe Lucane". Duecentomila pagine che squarciano il velo sulla Lucania reale, quella dei centri di potere, della politica collegata con la magistratura. Luigi de Magistris, il PM che conduce le indagini e che viene allontanato prima che possa concluderle. Tutto archiviato, tranne l'evidenza storica che lascia un documento indelebile su uomini e cose della Lucania di oggi, proprio quella di cui questo blog, caparbiamente, continua ad occuparsi!
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