Annunziata
Cazzetta, un magistrato che suscita ilarità (e indignazione!)
Dichiarazione del PM
Annunziata Cazzetta in udienza del 28/11/2008: “Quanto all'invito
all'astensione, faccio rilevare al Tribunale che questo pubblico
ministero non ha alcun rapporto di grave inimicizia con nessuno dei
propri indagati... sono gli indagati che, forse, hanno un rapporto di
grave inimicizia con me. Ma è un rapporto unilaterale”.
La dichiarazione è
falsa, Cazzetta mente sapendo di mentire poiché il 26/3/2007, il
30/4/2007 ed il 12/10/2007 aveva presentato querela contro NicolaPiccenna, giornalista che il 28/11/2008 ne chiedeva l'astensione. Non
è vero che il rapporto è unilaterale, cioè degli indagati (nel
caso il giornalista Nicola Piccenna) poiché è documentato che
Cazzetta (per prima) querela il giornalista per ben tre volte.
Dopo aver presentato le
querele in data 26/3/2007 e 30/4/2007, nel mese di maggio 2007,
Annunziata Cazzetta dispone sette mesi continuativi ed ininterrotti
di intercettazioni telefoniche a carico del giornalista (da Maggio a
Dicembre 2007) con le quindicinali autorizzazioni (firmate dal GIP
Angelo Onorati). Chiede ed ottiene (sempre con la firma di Onorati)
le perquisizioni domiciliari a carico del giornalista e dei suoi
genitori.
Dopo aver presentato le
querele in data 26/3/2007 e 30/4/2007, nel mese di maggio 2007,
Annunziata Cazzetta iscriveva a carico del giornalista il reato di
associazione per delinquere finalizzata alla diffamazione del
(allora) senatore Nicola Buccico. Reato impossibile, come spiega il
decreto di archiviazione emesso dal Tribunale di Catanzaro (Giudice
delle Indagini Preliminari) in data 31/7/2014 (sette anni e passa
dopo l'iscrizione, e tre anni dopo la richiesta di rinvio a giudizio
firmata sempre da Annunziata Cazzetta il 15/6/2011).
Dopo aver presentato le
querele in data 26/3/2007 e 30/4/2007, Annunziata Cazzetta iscriveva
a carico del giornalista il reato di tentata violenza privata con
l'uso delle armi per la frase, tratta da un articolo e riportata
fedelmente nel capo di imputazione: “sfidavano l'avv. Buccico ad
uno scontro fisico con l'uso di armi, scrivendo: "... E no, caro
strenuo difensore, la battaglia deve essere ad armi pari. Coraggio,
almeno per una volta, una sfida medioevale. Un cavallo a testa, una
lancia e via". Reato impossibile, come spiega il decreto di
archiviazione emesso dal Tribunale di Catanzaro (Giudice delle
Indagini Preliminari) in data 31/7/2014 (sette anni e passa dopo
l'iscrizione, e tre anni dopo la richiesta di rinvio a giudizio
firmata sempre da Annunziata Cazzetta il 15/6/2011).
Dopo aver presentato le
querele in data 26/3/2007 e 30/4/2007, Annunziata Cazzetta disponeva
l'interrogatorio di Mario Altieri avendo ascoltato le conversazioni
telefoniche tra il Capitano dei Carabinieri Pasquale Zacheo
(ufficiale di PG) ed il Sostituto Procuratore Luigi de Magistris, il
quale delegava quell'ufficiale a svolgere specifiche indagini proprio
basate sulle dichiarazioni dell'Altieri. Oggetto dell'interrogatorio,
esplicitamente formulata, la richiesta di conoscere cosa Altieri
avesse riferito al PM Luigi de Magistris. Gravissima intrusione,
illegittima e penalmente rilevante, nella indagini di un altro
magistrato requirente!
“Quindi non mi astengo
assolutamente”, così conclude Annunziata Cazzetta quella sua
sciagurata e falsa dichiarazione in udienza il 28/11/2008.
Dopo quasi sette anni,
dopo che è provato il falso in udienza ed una quantità di reati
incompatibili con l'appartenenza all'ordine giudiziario, quando
accade che in tutta l'Italia si rida sfacciatamente della lancia e
del cavallo ricercati nella perquisizione domiciliare a carico del
giornalista Nicola Piccenna (secondo piano, sic!), cosa ritengono di
porre in essere per sottrarre l'amministrazione della giustizia al
ridicolo in cui Cazzetta l'ha precipitata, il Signor Presidente della
Repubblica, l'Esimio Guardasigilli pro-tempore, gli Ill.mi componenti
del CSM e gli Ecc.mi magistrati della Corte di Cassazione?
Nessun commento:
Posta un commento