MARINAGRI: Sono stati assolti perché il fatto non sussiste. Lo ha decretato, nel nome del Popolo Italiano, il Giudice per le udienze preliminari del tribunale di Catanzaro Gabriella Reillo, che ha accolto la richiesta di assoluzione avanzata dal pubblico ministero, Alberto Cianfarini. Un altro PM, Vincenzo Capomolla, che aveva “ereditato” il procedimento penale “Toghe Lucane” che fu di Luigi de Magistris, aveva chiesto il rinvio a giudizio per i titolari del villaggio turistico Marinagri di Policoro (Matera), Vincenzo e Marco Vitale; il sindaco di Policoro, Nicolino Lopatriello, ed il dirigente del settore urbanistica dello stesso Comune, Felice Viceconte. Al proscioglimento si è arrivati attraverso alcuni passaggi hanno progressivamente frazionato e depotenziato le originali ipotesi accusatorie che erano gravissime: associazione per delinquere finalizzata alla corruzione semplice, a quella in atti giudiziari (per i Vitale), alla truffa aggravata ai danni dello Stato, al “crollo di costruzioni o altri disastri dolosi”. Fondamentale è stato il ruolo svolto dal PM Capomolla che ha fatto strame dell'inchiesta originaria arrivando a disperderne gli atti in mille rivoli giudiziari. Una sorta omeopatia giudiziaria che ha talmente diluito i fatti delittuosi da renderli praticamente impercettibili. Solo così si può arrivare ad affermare che “il fatto non sussiste”, cioè che un intero villaggio turistico con alberghi, ville, darsena e posti barca, costruito nell'alveo di piena del fiume Agri, “non sussiste”. Eppure è lì, quasi ultimato, proprio dove tutte le norme consultabili dicono che è assolutamente vietato costruire alcunché. Proprio dove la Suprema Corte di Cassazione ha sancito che non poteva essere costruito e nemmeno poteva essere “sanato” con un qualsivoglia provvedimento di magnanima tolleranza italica. Fortuna che la Costituzione Italiana stabilisce il principio dell'obbligatorietà dell'azione penale e che questo principio si concili con la procedibilità d'ufficio per i reati che, originariamente imputati ai quattro prosciolti, oggi dovrebbero essere “girati” alla D.ssa Gabriella Reillo, al Dr. Alberto Cianfarini e al Dr. Vincenzo Capomolla. Si chiama favoreggiamento ed è perseguibile d'ufficio quando si compie in favore di un'associazione per delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari, alla truffa aggravata ai danni dello Stato, al “crollo di costruzioni o altri disastri dolosi”. Per loro sventura (di Reillo, Cianfarini e Capomolla), la procedibilità d'ufficio supera la tradizionale pigrizia (se non proprio pavidità omertosa) di molti cittadini, magistrati ed operatori variamente qualificati ad intervenire in questi casi. Non ci sarà bisogno nemmeno del sacrificio dei pochi cittadini che passano per coraggiosi solo perché non rinunciano a camminare con la schiena dritta. Questa volta i colleghi magistrati della Procura di Salerno hanno già tutti gli elementi idonei alla bisogna. Dura lex sed lex!
Nell'anno 2003 nasce l'inchiesta "Toghe Lucane". Duecentomila pagine che squarciano il velo sulla Lucania reale, quella dei centri di potere, della politica collegata con la magistratura. Luigi de Magistris, il PM che conduce le indagini e che viene allontanato prima che possa concluderle. Tutto archiviato, tranne l'evidenza storica che lascia un documento indelebile su uomini e cose della Lucania di oggi, proprio quella di cui questo blog, caparbiamente, continua ad occuparsi!
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è inutile, non ti scende proprio questo boccone amaro.
RispondiEliminasei incompatibile con la verità e la giustizia!
Il signor “anonimo” commenta il post appena pubblicato su questo blog “è inutile, non ti scende proprio questo boccone amaro. sei incompatibile con la verità e la giustizia!”. Va bene, ognuno ha diritto a pensare ciò che vuole e criticare chi vuole. Sarebbe anche meglio se fornisse gli argomenti affinché il criticato potesse ravvedersi e diventare compatibile almeno con la verità poiché la giustizia è cosa assai complessa e probabilmente non esauribile in quanto possiamo realizzare in questo mondo. Se poi la verità e la giustizia si vuole convincermi che coincidano con quanto ha deciso la D.ssa Gabriella Reillo o qualsiasi altro magistrato in qualunque altro processo, beh! L'anonimo è completamente fuori strada. Quello è terreno dei giustizialisti su cui io non lo seguirò mai. Tornando alla verità, nel caso Marinagri, essa è assai banale: 1) Viene realizzato un intero villaggio turistico dentro l'area deltizia del fiume Agri; 2) le norme attualmente in vigore vietano tassativamente e senza alcuna possibilità di eccezione di edificare nell'alveo di piena di un fiume. Mi sono perso qualche puntata? Allora, caro amico “anonimo”, perché continui a muovere accuse inventate ed infondate? Quanto incassi per diffondere siffatte menzogne o lo fai gratis perché sei un povero pusillanime invidioso?
RispondiEliminap.s. Se si volesse sostenere (come fanno i giustizialisti doc) che il giudice si è pronunciato e quindi bisogna rassegnarsi alla legge del “giudicato”, allora basterebbe considerare che su quella materia si era già pronunciato un GIP, il Tribunale del Riesame, il Consiglio di Stato e la Suprema Corte di Cassazione. Tutti concordi nel ritenere che Marinagri fosse illegittimamente sorta e impossibile da “sanare” nemmeno con una Legge ad hoc. Nespà?
1) il Consiglio di stato non c'entra con il penale, cerca di placare la tua ira e riorganizza nel tuo cervello pensieri e parole;
RispondiElimina2) GIP, Tribunale del Riesame, Cassazione sono fase cautelare, dove vale solo il "fumus", altrimenti a che servono i processi;
ciò che conta è la decisiva fase di merito dove la giustizia deve trionfare, evidentamente la tua frequentazione dei palazzi di giustizia è stata inutile, non sei nemmeno riuscito a capire i fondamentali della procedura penale
P.S. l'unica cassazione che è stata decisiva è quella del Luglio 2008, sul trasferimento di sede e di funzioni di De Magistris.
non capite una beata mazza ne di leggi urbanistiche ne di diritto e/o procedura penale ma aprite comunque la bocca per dire la vostra
RispondiEliminalo avete fatto in questi mesi e abbiamo dovuto sopportare le vostre minchiate ...
ma non fa niente, l'importante e' che adesso la giustizia abbia fatto il suo corso
la sentenza e' inappellabile e ora potete liberamente rosicare
maledetti comunisti
A S.E. l'anonimo giurista:
RispondiElimina1) Non ho mai sostenuto che il Consiglio di Stato c'entri con il Penale. Ho solo scritto (fortunatamente “scripta manent”, so che “anonimo” era un buon latinista e non traduco) che il Consiglio di Stato si era espresso sulla materia. Cosa che in effetti è proprio vera. Alcuni ricorsi presentati al TAR e successivamente al Consiglio di Stato circa il regime dei titoli di proprietà e le servitù esistenti sull’area (Marinagri, ndr) portarono, tra l’altro, all'annullamento degli atti regionali di attuazione del “Piano Particolareggiato Esecutivo Foce Agri”, solo parzialmente superato con l’approvazione della Variante al Piano Paesaggistico del Metapontino;
2) Si può discutere una così perfetta lettura del significato intrinseco degli atti giudiziari? Anonimo dice il vero, le decisioni in “fase cutelare” servono solo a confermare che esiste una possibilità che si tratti di condotte illegittime o illegali. Spetta poi al giudice di merito accertare e sanzionare le supposte violazioni. Ma, come spesso accade, nella fase cautelare emerge una ricostruzione dei fatti che sconfina nel merito. Proprio come accade nel “caso Marinagri” quando a pronunciarsi è la Cassazione. È chiaro che la Sentenza 1265/08 della II sezione penale della Suprema Corte di Cassazione, non ha alcuna pertinenza con il pronunciamento nel merito della D.ssa Reillo. Ma noi non siamo mica un Tribunale. A noi basta fornire ai lettori le informazioni utili a farsi un'idea ed esprimere un giudizio sull'operato dei magistrati che hanno giudicato “Marinagri”. E se il giudizio è critico, l'anonimo non se ne abbia in collera, ce lo consente la Costituzione.
Forse non ho ancora capito i fondamenti della procedura penale, io che non faccio il giudice o l'avvocato e nemmeno il cancelliere presso un Tribunale; io che sono un modesto perito industriale in informatica. È grave? Pena l'anonimo che debba vergognarmi oppure offendermi? Voialtri, invece, che fate strame dell'ordinamento giudiziario, piegandolo alle Logge di cui siete docili e obbedienti partecipanti, avete addosso un carico di responsabilità enorme, insostenibile. Come ben emerge in tutta la vicenda “Toghe Lucane”, compreso l'epilogo della D.ssa Gabriella Reillo con la attiva partecipazione del mitico Dr. Alberto Cianfarini. La procedura penale che consente al PM di chiedere l'assoluzione senza aver (Cianfarini) nemmeno letto gli atti è perfetta. Nelle mie inutili benché assidue frequentazioni dei palazzi di Giustizia, ho appreso un cosa: nessun abuso è possibile finché un uomo libero si difende con i mezzi e nelle strutture a ciò preposte dall'ordinamento giudiziario italiano. Al più sarà un abuso temporaneo, come nel caso di specie.
p.s. Confermo che al massimo possiamo aspirare alla Verità, la Giustizia non sarà mai esaurita da una sentenza, foss'anche la più accorta e studiata
Caro anonimo volgare, vedo che sei il mister hide dell'anonimo giurista. evidentemente i soldi che ti hanno spillato i legulei che ti consigliano non sono serviti a farti capire un dato centrale: non è una questione di leggi urbanistiche, civilistiche o penali. E' una questione di potere, quello oscuro e deteriore. Quello che usa anche te ed i tuoi fino a quando gli servirai. Comunisti, Fascisti, Nazisti, sono categorie sociali, di per sè poco utili a capire dove stanno il bene ed il male. Io conosco solo uomini che hanno (tutti) la vocazione al bene ma inciampano nella vita, facendo spesso il male. Alcuni di questi, per grazia e senza meriti particolari, ne sono coscienti e cercano di sottrarsi a questa morsa. Altri, come te, credono di essere superiori e, finché non cambiano, restano tristi e senza amici
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