Signori, eccellentissimi consiglieri del CSM, cosa vi sta a cuore? Eh sì, la domanda è più che mai opportuna visto quello che fate, quello che dichiarate e persino quello che non fate. Non che si abbia la pretesa di indicare cosa sia opportuno, meno ancora cosa è indispensabile. Ma almeno lasciateci la libertà di porre delle domande, di sollevare delle questioni; di non restare passivi ad aspettare che venga demolito lo Stato di Diritto che con tanta enfasi il Presidente Napolitano presenta al senõr Lula (Presidente del Brasile) per lamentarsi della mancata estradizione di un condannato per reati politici rifugiatosi in quella remota terra. Mi sa, caro Presidente, che il Brasile questa volta ha visto giusto. Non certo grazie ai giornali ed alle televisioni delle primarie testate nazionali ma, forse, grazie a qualche remoto sito internet. Sarà proprio così, Lula avrà avuto notizia di quello che sta accadendo a tre magistrati di Salerno a cui il Ministro della cd Giustizia Angelino Alfano, il Procuratore Generale presso la Suprema Corte di Cassazione Vitaliano Esposito e diversi componenti del CSM l’hanno giurata. Il motivo non lo sanno nemmeno loro, qualcuno glielo ha suggerito (o imposto?) e loro eseguono. Così, nonostante il Tribunale del Riesame di Salerno abbia valutato congruo, logico, fondato e corretto il provvedimento di sequestro eseguito a Catanzaro per acquisire gli atti delle inchieste Poseidone e Why Not; Alfano & C. chiedono il trasferimento immediato dei magistrati perché quello stesso decreto ritengono abnorme, immotivato o, peggio, incomprensibile. È la criminalità politica che irrompe sulla scena giudiziaria, se gli atti di una serie di magistrati non piacciono, si cambiano i magistrati. Era già avvenuto per Luigi de Magistris, adesso provano il bis con gli interessi. Così Lula ha mangiato la foglia, estradizione nisba. Qualcosa, intanto, vorremmo poter dire ai 600 cittadini italiani che, fatto unico nella storia d’Italia, si sono rivolti alle più alte cariche dello stato e delle istituzioni che amministrano la giustizia per chiedere il trasferimento ad altre sede del Procuratore Generale di Potenza e del Procuratore Capo di Matera. Una mozione assembleare con tanto di scrutatori, presidente e segretario che per acclamazione approva un documento preciso e circostanziato. Fra tutti gli autorevoli destinatari, l’unico a dare segni di esistenza in vita è stato proprio il Presidente Napolitano che ha comunicato di aver passato l’istanza direttamente al CSM. Evidentemente non c’è fretta, seicento persone non ritengono più credibile un sistema giudiziario in cui controllore (Tufano) e controllato (Chieco) sono indagati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari ma il CSM ritiene più urgente trasferire tre magistrati responsabili di aver emesso un decreto di perquisizione e sequestro regolare. Seicento persone segnalano una grave incompatibilità ma prevale la perentoria richiesta del cd ministro Alfano. Cosa vi sta a cuore, signori del CSM? Ai seicento sta ancora a cuore la credibilità delle istituzioni ed a voi, cosa sta a cuore? La risposta domani, 19 Gennaio 2009, quando sarete chiamati a decidere dell’intromissione della politica in un’inchiesta giudiziaria. L’ennesima, ma la più terribile e devastante.
Filippo De Lubac
Nell'anno 2003 nasce l'inchiesta "Toghe Lucane". Duecentomila pagine che squarciano il velo sulla Lucania reale, quella dei centri di potere, della politica collegata con la magistratura. Luigi de Magistris, il PM che conduce le indagini e che viene allontanato prima che possa concluderle. Tutto archiviato, tranne l'evidenza storica che lascia un documento indelebile su uomini e cose della Lucania di oggi, proprio quella di cui questo blog, caparbiamente, continua ad occuparsi!
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De Magistris su MicroMega: attacchi eversivi contro la magistratura
RispondiElimina07.55 19/01/2009, RaiNews24 - Le ultime notizie
In questi mesi, scrive il magistrato, ''si consolidano nuove forme di 'eliminazione' di magistrati che non si omologano al sistema criminale di gestione illegale del potere e che pretendono, con irriverente ostinazione, di adempiere a quel giuramento solenne prestato sui principi ed i precetti della Costituzione Repubblicana, nata dalla resistenza al fascismo''.
Luciana
forza nicola non mollare!!!
RispondiEliminasabato sono stato a roma:
sono rimasto in piedi dalle ore 09:00 alle ore 18:00 di ieri, 17.01.2008, davanti al CSM, in Piazza Indipendenza a Roma! I Fratelli Trentalance (mai nome, fratelli Bandiera a parte, è stato più appropriato per l'occasione, considerato il numero dei componenti il CSM, 27) hanno organizzato la manifestazione con degli striscioni ed un solo cartello, in alto una splendida piuma con i colori dell'Arcobaleno e sopra scritto che, in detta giornata, il CSM si accingeva ad uccidere la Giustizia italiana! Ho aderito! Ne è valsa la pena? Si: Ho imparato a conoscere il Popolo! Il dottore Stefano Racheli, difensore dei magistrati salernitani unitamente al dottore Nicola Saracino, all'uscita dal CSM ci ha chiesto: “Siete voi il popolo? E subito dopo, tranquilli .... sapete cosa rispose Franceschiello al Re, che incontrandolo con pochi sudditi a seguito, domandò: - “Franceschiello e il popolo dov'è ?”- “Sua Maestà, è questo il Popolo! Gli altri, sono rimasti a casa a farsi i cazzi suoi!”
b
Le "toghe indegne" devono essere licenziate a vita e non trasferite.
RispondiEliminaTrasferimento equivavale a far rumore per nulla, senza desiderio di cambiare veramente le cose.
I trasferiti continueranno a delinquere come prima.
quindi, la vostra inziiativa è finta.
Amico o amica, ti sbagli.
RispondiEliminaIl trasferimento non è la pena per i magistrati corrotti. Per quelli, quando verranno condannati, il Codice Penale prevede il carcere. Ma nessuno può essere messo in carcere prima di essere condannato. Per questo motivo oggi noi chiediamo il trasferimento di Chieco, Tufano ed i tanti indagati per gravissimi reati. Poi, dopo la eventuale condanna, chiederemo l'allontanamento dalla magistratura, il carcere e tutto ciò che il Codice Penale prevede.
Non abbiamo tempo per le "finte", credimi!