mercoledì 17 settembre 2008

VIA DE MAGISTRIS: CAMPO LIBERO?

La stanza del Dr. Luigi De Magistris, nel palazzo che ospita la Procura della Repubblica di Catanzaro è vuota: finalmente!
Era proprio un anno fa (21 settembre 2007) che il Ministro pro-tempore della Giustizia (On. Clemente Mastella) formulava la prima richiesta di trasferimento. Un anno dopo, il Ministro pro-tempore della Giustizia (Avv. Angelino Alfano) ha completato l'opera. Li separa la fede politica, li separano due governi distinti ed agli antipodi. Li unisce l'ostilità verso il Dr. De Magistris. Per l'amor di Dio, intendiamoci, c'è un fior fiore di "sentenza" disciplinare del CSM e c'è pure il rigetto del ricorso in Cassazione. Tutto legale, super legale, legalissimo.
Poi c'è il rovescio della medaglia.
C'è il Procuratore Iannelli, che ha negato alcuni atti delle inchieste tolte a De Magistris, sempre legittimamente, alla Procura di Salerno. C'è l'Aggiunto Dr. Murone, stimato come "bravo magistrato" dal Senatore Avv. Nicola Buccico (che già ne aveva seguito e sostenuto la carriera da membro del CSM) indagato nel procedimento Toghe Lucane. C'è il sostituto Dr. Curcio, che ricevendo (con sei mesi di ritardo) la denuncia a carico del Dr. Giuseppe Chieco (Procuratore Capo a Matera), dove erano scritti a stampatello nome, cognome e funzioni del citato alto magistrato, decide di iscrivere il procedimento contro ignoti e chiederne l'archiviazione senza nemmeno scoprire di chi si parlava (anche Chieco è indagato in Toghe Lucane, in associazione per delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari insieme con Nicola Buccico). Forse c'è persino il Dr. Dolcino Favi (un anno fa c'era di sicuro ed era fra i protagonisti di primo piano), colui che con un blitz degno dei reparti d'assalto (era temporaneamente Procuratore Generale ff) tolse alcuni faldoni scottanti dagli armadi blindati del Dr. De Magistris, sempre tutto legale, criticabile ma legale.
Ci sono tanti sostituti procuratori, in cinque anni e passa di frequentazioni presso gli uffici della Procura di Catanzaro, non ho mai visto nessuno di loro parlare con il Dr. De Magistris, mai una volta. Ma forse è stato un caso. Vuoi vedere che appena andavo via... Chissà. Di sicuro, negli ultimi mesi, anche i funzionari e gli impegati giravano alla larga e, forse si comprende (altra cosa è condividere).
E' chiaro. Lui va via, si sapeva da un pezzo che andava via. Mentre gli altri restano e sono lì. Nulla rileva che hanno tramato contro De Magistris per delegittimarlo. E a nulla vale che sono stati "beccati" all'opera da altra Procura (Salerno). La sensibilità del Ministro (Pro-tempore) della Giustizia, quella della D.ssa Vacca, quell'altra del Sen. Nicola Mancino e, in ultimo, del Presidente della Repubblica, non sembrano colpite dal fatto che a gestire il seguito di Toghe Lucane siano gli amici stretti degli indagati, scoperti a tramare con gli indagati e persino sospettati di passare informazioni riservate e coperte da segreto istruttorio, agli indagati.
E questo blocca tutti, dai passanti ai più alti in grado, ponendoli di fronte all'evidenza: la Giustizia non è quella delle Leggi e dei Codici, è quella delle lobby e delle Logge ed a nulla vale che siano state scoperte e chiamate con il loro nome più proprio: associazione per delinquere. E a nulla vale che a chiamarle così siano (ormai) diversi magistrati in diverse Procure d'Italia. Non vale nulla sì, ma per un solo motivo: perché a Catanzaro ci sono magistrati che preferiscono guardare da un'altra parte. Non lo dico in senso metaforico ma nella stretta accezione fisica. Magistrati che passando davanti alla porta del Dr. De Magistris (quando era aperta) guardavano altrove. Non è un reato e non è disdicevole. E' quello che consente ad una associazione per delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari di essere attualmente operativa e funzionale. "Con condotta in atto", scriveva De Magistris. Con condotta in atto, concludiamo noi. Contenti loro!
p.s.
Rinnoviamo l'invito a sottoscrivere la petizione per il trasferimento immediato delle Toghe Indegne: www.firmiamo.it/togheindegne

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