sabato 6 dicembre 2008

EBBENE, ORA CHE LE OMBRE HANNO OSCURATO TOTALMENTE LA SUA PERSONA, IL SIGNOR MANCINO DEVE DIMETTERSI

Ho avuto modo, nel tempo, di segnalare al CSM (consiglio Superiore della Magistratura) alcuni episodi che a mio sommesso parere erano sconcertanti. Per fare un esempio, cito la perquisizione dell’abitazione dei miei genitori (80 anni lui e 70 lei) in seguito a due reati ipotizzati a mio carico: associazione per delinquere finalizzata alla diffamazione a mezzo stampa e violenza privata. Il primo reato, secondo un fecondo (giuridicamente parlando) PM, si era concretizzato nella pubblicazione di alcuni articoli su giornali e libri disponibili in tutte le edicole di Matera e già allegati alle denunce. Cosa cercavano a casa dei miei genitori? Il secondo reato viene ipotizzato in seguito ad una frase riportata in un mio articolo che, pressappoco, diceva così: “il senatore Buccico rinunci alla corazza dell’immunità parlamentare (per procedere alle querele che minacciava nei miei confronti da mesi, ndr) e così potremo combattere ad armi pari; un cavallo, una lancia e via per un duello medioevale”. Da questa frase, il fecondo magistrato, ricavava questa contestazione (ex art. 610 c.p. Violenza Privata): “minacciava l’avvocato Emilio Nicola Buccico invitandolo allo scontro fisico con l’uso delle armi”. In pratica, nella perquisizione a casa dei miei genitori, la Polizia Giudiziaria delegata doveva ricercare le prove di questa efferata minaccia. Immagino il cavallo oppure la lancia oppure entrambi. Premesso che i suddetti familiari abitano in un condominio al quinto piano e che il vano ascensore non è sufficientemente spazioso per accogliere un cavallo (nemmeno della razza Pony), mi chiedo se questa perquisizione possa definirsi disposta ed eseguita “con modalità sconcertanti”. Ebbene: 1) visto che il signor Nicola Mancino esterna i suoi giudizi sull’operato dei magistrati di Salerno e nulla ha voluto esternare circa l’operato dei magistrati di Matera, Chieco e Cazzetta (Procuratore Capo e sostituto procuratore nell’episodio narrato); 2) visto che il signor Nicola Mancino, informato da una delegazione di avvocati lucani dell’incompatibilità funzionale ed ambientale del signor Chieco (proc. capo a Matera) e del signor Tufano (Proc. Generale a Potenza) essendo il secondo funzionalmente controllore del primo ma entrambi indagati per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari, nulla ha voluto esternare circa lo sconcerto che il permanere di tale situazione crea nel mondo giudiziario e nella società civile materana, lucana e italiana; 3) visto che il signor Nicola Mancino continua ad anticipare i suoi giudizi e le sue personalissime valutazioni su magistrati che poi dovrà giudicare, violando precise regole processuali oltre che di opportunità (vedi giudizi sull’operato del Dr. Luigi De Magistris; 4) visto che il signor Nicola Mancino ha dichiarato che qualora vi fossero ombre sulla sua persona avrebbe sgombrato il campo; tutto ciò premesso,

CHIEDO

al signor Nicola Mancino, che si sconcerta solo per alcuni, che tolga il disturbo e lasci che il CSM abbia un vice-presidente al di sopra delle parti.;

CHIEDO

che lo faccia in tempo utile per evitare di condizionare i membri del Plenum del CSM che dovranno decidere sulla proposta di trasferimento dei magistrati autori di atti “sconcertanti”;

CHIEDO,

in ultimo, prima che vada via, che comunichi alla Prima Commissione del CSM, che un magistrato scoperto dopo aver acquistato una villa al mare da un pluri-indagato della sua Procura, e dopo aver avviato una trattativa per acquistare una villa al mare da altro indagato dalla “sua” Procura per cui si era interessato di conoscere lo stato del procedimento e di acquisirne copia custodita nel computer personale (rinvenuta durante una perquisizione disposta dal Dr. De Magistris cui il signor Chieco aveva dichiarato di non conoscere affatto il fascicolo!), chiedendo l’avvio di un procedimento disciplinare finalizzato al trasferimento per incompatibilità funzionale e ambientale.
Fiducioso che il signor Nicola Mancino rispetti la parola data, invito tutti i destinatari della presente a vigilare sull’uso improprio dei provvedimenti disciplinari del CSM che, come nel caso del Dr. De Magistris, sembrano mirati a dissuadere i magistrati dall’indagare sui poteri forti alias i potenti di turno alias i sospetti di appartenenza ad organizzazioni di chiaro stampo massonico.
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Si rinnova l'invito a leggere il provvedimento "sconcertante" che, viceversa, è chiarissimo e spiega il vero motivo di cotanta veemente reazione: individua i poteri forti che credono di poter disporre della Giustizia a loro uso e consumo.
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(accedi direttamente al decreto di perquisizione suddiviso in 27 parti per comodità d'accesso)
1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27

3 commenti:

  1. Il signor Mancino si è comportato in una maniera vergognosa, specialmente quando ha condannato De Magistris.
    Basta quello per capire che tipo di persona è!

    Purtroppo De Magistris stava facendo uscir fuori la peggiore p2 della storia italiana. Ma come poteva lavorare decentemente se perfino il suo capo intratteneva rapporti con la mafia! L'unica scelta che aveva fatto era dettata dal buon senso, e l'ha pagata cara.

    Le sue indagini si sono fermate alle porte di San Marino, e non è un caso...
    Quest

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  2. FUORI LA MAFIA DALLO STATO!

    è chiaro che la massoneria coperta o gruppi di simile natura infestano le istituzioni: da quello che sta accadendo mi mi sono fatto convinto che mancino, napolitano e buona parte del CSM ne siano parte o come minimo burattini.

    Per quel che riguarda Mancino, a me sembra certo che faccia parte di qualche loggia super segreta che coinvolge i vertici delle istituzioni. Come ulteriore prova si pensi al suo ultimo incontro con il giudice Borsellino, quando Mancino lo mandò a chiamare non appena il pentito Gaspare mutolo aveva cominciato a parlare degli appoggi della mafia dentro le istituzioni, a partire da Contrada. Fuori dall'ufficio di Manacino, Borsellino incontrò il defunto capo della polizia Parisi, capo di Contrada. Mutolo riferisce che al ritorno dall'incontro con Mancino Borsellino era estremamente nervoso e sconcertato. Probabilmente anche Parisi faceva parte di quella struttura segreta.

    La struttura segreta probabilmente è quella descritta nei memoriali di Vincenzo Calcara, le cinque entità che nell'occulto manipolano il paese:

    1) Massoneria deviata (P2, ecc.)

    2) Istituzioni deviate (Gladio)

    3) Cosa Nostra

    4) 'Ndrangheta

    5) Pezzi deviati del Vaticano (Paolo VI aveva portato Gelli, Sindona ed Ortolani nello IOR)

    Le cinque entità si coordinano nella supercommissione, composta da quindici persone, tre per entità.

    Per i memoriali di Calcara si veda:
    http://www.19luglio1992.com/index.php?option=com_content&view=article&id=663

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  3. un paese che non imparerà mai nulla.

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