La Giunta per le autorizzazioni a procedere ha negato l'autorizzazione agli arresti domiciliari per l'On. Salvatore Margiotta. Le spiegazioni fornite agli italiani sono assolutamente campate in aria a servono solo a mascherare la realtà dei fatti: i politici si considerano una casta e come tale di distinguono dai paria che, ove un PM lo richieda ed il Gip lo decreti, finiscono in carcere senza se e senza ma. La verità è che per l'On. Margiotta, come per altri comuni mortali in carcere da tre giorni, il sospetto di gravissimi reati suffragato da consistenti indizi era grande quanto un grattacielo e nulla aveva a che fare con le sue opinioni politiche e le sue attività di parlamentare (se si esclude l'attività illecita, ovviamente). L'unico motivo che avrebbe giustificato l'immunità era proprio un provvedimento teso a limitare l'attività politica e la libera espressione del pensiero, ma non era questo il caso. Prendiamo atto che la casta è dura a morire e lasciamo ai lettori il giudizio su questo ennesimo episodio di dispregio verso la Giustizia e verso i cittadini "comuni", sempre più diseguali di fronte alla Legge.
Scarica l'atto di arresto e leggi cosa succede in Italia all'ombra della casta politica bi-partisan.
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Decreto di arresto e sequestro inchiesta TOTAL della Procura della Repubblica di Potenza
Scarica l'atto di arresto e leggi cosa succede in Italia all'ombra della casta politica bi-partisan.
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Decreto di arresto e sequestro inchiesta TOTAL della Procura della Repubblica di Potenza
quali sono stati i motivi del rifiuto a procedere?
RispondiEliminaquali sono stati i motivi del rifiuto dell'autorizzazione a procedere?
RispondiEliminaE stendiamo un velo pietoso sulle dichiarazioni dell'On. Maurizio Turco.
RispondiEliminaChissà proprio il rifiuto a concedere l'autorizzazione potrà costituire un grosso problema politico per l'On. Margiotta .
RispondiEliminaInfatti se l'elettore si abituerà ad allenare la propria memoria, vedrà tale provvedimento non solo come ingusto ma, sopratutto espressione di una non più tollerabile arroganza della classe politica.